domenica 30 novembre 2008

mangiare e muoversi




Non mi pare che in Italia si faccia molto per prevenire il cattivo rapporto con il cibo e tutte le patologie e disfunzioni conseguenti.
Se tutti mangiassimo meglio anche lo stato ne trarrebbe beneficio, perché sarebbe possibile una riduzione della spesa sanitaria. Ma la lungimiranza probabilmente non è mai stata il nostro forte.

E' per questo che consiglio a tutti di fare un giro su mangerbouger.fr ('mangiare e muoversi'), un sito a cura del ministero della sanità francese, che spiega in maniera piuttosto precisa e semplice le regole base di una buona alimentazione. Se non ci capite nulla di francese ci sono anche i disegnini, non disperate.

domenica 23 novembre 2008

inquietante



La prima cosa che ho notato arrivando in città è la somiglianza inquietante tra i 2 simboli qui sopra.

Il primo è il logo della città, il secondo quello di allarme rischio biologico.
Spero vivamente che la somiglianza sia frutto esclusivo del caso.

giovedì 6 novembre 2008

droghe pesanti #1 / tim buckley - happy sad


Questo è un disco eccezionale. Non so come si faccia a vivere senza. E' uno dei pochi che posso ascoltare anche due o tre volte di fila e per intero.

Inizia sommesso. 'Strange feelin' forse ricorda un po' 'All blues', ma poco importa. Se si fosse trattato di una cover sarebbe stato clamoroso comunque.

E poi va detto che 'Buzzin' fly' probabilmente ha ispirato 'I am the resurrection' degli Stone Roses.

E poi, più lo ascolti più ti entra dentro. Inizi a fischiettarlo sotto la doccia e ti si appicica addosso per tutta la giornata.

Più va avanti e più quella voce diventa prepotente e capace di qualsiasi cosa. Ma non è solo la voce. Ho ascoltare quasi tutti gli altri dischi di Tim Buckley e trovo che siano in media molto belli. Ma nessuno è come questo.

L'orchestrazione, gli arrangiamenti, sono sospesi nel tempo. Questo disco non è del 1969. Questo disco è sempre esistito, come il fuoco prima che venisse scoperto.

E poi, quando mi va di fare due passi, metto le cuffie e mi accompagna in giro per la città.

rue dieu



Qui a Bordeaux esiste rue Dieu. In fin dei conti di strade ne hanno dedicate un po' a tutti, non vedo proprio perché Lui dovesse restare a secco. Fino qua niente di strano.

Il bello di rue Dieu sta nel fatto che è una strada senza uscita, un vicolo cieco o, per dirla come gli indigeni, un'impasse, un cul de sac. Come la metti la metti, suona sempre male.

Io non lo so se si tratta di un caso, ma, di sicuro, mi piace pensare che sia un lascito dell'Illuminismo, che, pare, qui ci sia stato davvero. Non per niente la strada in cui lavoro è rue Esprit des Lois, via dello Spirito delle Leggi. Non proprio caccole.

venerdì 31 ottobre 2008

il potere consolatorio del detergente per pavimenti

Probabilmente è il pelatone più famoso al mondo, giusto dopo il tenente Kojak e Yul Brynner.





Be', insomma esiste un po' dappertutto anche se il nome, per esigenze di vendita è stato declinato in tutte le varianti locali.

Qui in Francia è per tutti Monsieur Propre.
Per quelli che, come me, combattono contro la dittatura plutocratica del capello, rappresenta una specie di certezza.

lunedì 27 ottobre 2008

potere al comico!


Durante l'ultima campagna elettorale italiana si è fatto un gran parlare del ruolo di Beppe Grillo nel panorama politico italiano.
Mi candido, no, non mi candido. Liste civetta col suo nome.
Il fatto che un comico potesse essere un protagonista attivo della vita politica ed elettorale nella vita del Paese sembrava a tanti una novità.

Anche io pensavo che sì, da sempre i comici fanno satira, indicano il re quando è nudo, ma che, alla fine, il fenomeno fosse piuttosto nuovo.
Be' semplicemente mi sbagliavo.
Ho scoperto che in Francia un comico arrivò a candidarsi alle elezioni presidenziali, che non sono esattamente le comunali di Capracotta (con tutto il rispetto per Capracotta, sia chiaro).
Si chiamava Michel Gérard Joseph Colucci, per tutti Coluche, e le presidenziali erano quelle del 1981 in cui erano candidati anche Mitterand e Giscard d'Estaing.

La storia mi ha subito incuriosito. Una sera cambio canale in TV e mi imbatto in quello che è un documentario sulla sua vita e la sua carriera di comico.
Quando poi ho capito che era arrivato a candidarsi alle presidenziali, be', non ho potuto fare a meno di guardarlo fino alla fine.
Il personaggio sarebbe stato notevole anche senza la campagna elettorale. Completamente irriverente, faceva in tv e a teatro quello che gli pareva. Riusciva a dire e a fare di tutto e a far ridere la gente.


Giusto per rendere il personaggio, bisognerebbe pensare ad un bizzarro incrocio tra:

- Vasco Rossi, per il carisma sul palco e la franchezza
- Rino Gaetano per l'irriverenza
- un comico di razza, perché no, Beppe Grillo può andare bene.

Ho scoperto poi che il documentario serviva a far riparlare di lui, per spingere amabilmente il film biografico che di lì ad una settimana sarebbe uscito nelle sale francesi. Si intitola, senza uno sforzo eccessivo di fantasia, 'Coluche'.
Film che, inevitabilmente, sono andato a vedere.
Ad essere onesti, mi ha aiutato ad inquadrare un po' meglio il personaggio. Ma non mi è sembrato un granché. Intendo: il film non fa nessuna luce sul perché lui si fosse ritirato a campagna elettorale inoltrata e con alcuni sondaggi che lo davano al 16%... è più o meno una successione dei fatti all'apice della carriera del comico-politico.
E non so nemmeno quanto mi sarebbe bastato se prima non avessi visto il documentario.

La sua carriera è continuata, fra alti e bassi fino al 1986. In quell'anno è morto in un incidente stradale, proprio come Rino Gaetano.

domenica 19 ottobre 2008

perché farlo facile se puoi farlo 'alla francese'?


è un mese ormai che sono qui.
i primi giorni era un mal di testa fisso, la lingua non mi piace per niente.

non riesco proprio a capire perché fra le cinque vocali che un essere normodotato riesce a pronunciare qui si debbano ostinare ad utilizzare solo i suoni più nasali che si possano concepire. e poi parlano male di noi pugliesi.

non capisco nemmeno perché qualsiasi cosa tocchino la debbano modificare, la debbano far diventare francese, perché se no, non vale niente.
che ne so? mettiamo la presa della corrente, tanto semplice, tanto comoda. se vai in spagna è sostanzialmente la stessa che si usa in italia. se vai in francia no, ci devono mettere per forza una massa piantata lì di lato, quasi a caso. giusto per costringerti a comprare un adattatore.

o ancora - dramma - la tastiera del computer. ovvero come rimescolare a caso tutti i tasti.
tanto valeva, dico io, metterli in ordine alfabetico che almeno era più comodo. no, troppo facile.

hic sunt beones


sono tanti i fan che da tempo mi chiedono notizie.
è per questo che - una volta tanto - mi sono armato di santa pazienza ed ho dato vita a questa pagina.
una specie di bollettino da bordeaux, città in cui il vino (buono!) abbonda e gli alcolisti, da cui il titolo, non scarseggiano.